SISMA 06/aprile/2009 Demolizione Ricostruzione – L’AQUILA Via Francia 26

Intervento conseguente al sisma del 06/aprile/2009
Demolizione e ricostruzione di un edificio residenziale con sistema di isolamento sismico alla base.

Estratto Rivista Progettazione Sismica n.3-2014

L’Aquila 14/11/2011

In via Francia in località Pettino partono i primi cantieri della ricostruzione pesante.

Si tratta di tre fabbricati per un totale di 24 appartamenti che saranno oggetto di demolizione e successiva ricostruzione utilizzando sistemi avanzati di protezione sismica e non solo, saranno ricostruiti con l’ausilio di moderne tecnologie anche dal punto di vista energetico tali da raggiungere una “classe A”.

Si è giunto a questo risultato grazie ad un proficuo e costruttivo confronto con tutti gli enti interessati alla ricostruzione a partire da Fintecna, passando per Reluis e Cineas e per gli uffici competenti del Comune di L’Aquila e del Genio Civile, con i quali il progettista ha avuto modo di confrontarsi, analizzare tutti i passaggi particolarmente complessi sia sul piano tecnico che su quello amministrativo, discutere, e infine dimostrare attraverso un progetto di miglioramento sismico, che la cosa economicamente più conveniente era quella di demolire e ricostruire i fabbricati.

La perizie e la relativa progettazione è iniziata da subito non appena sono state emanate le prime ordinanze relative agli edifici E (ord. 3790 e relativi indirizzi) già nel luglio del 2009 e presentate a Fintecna nel febbraio del 2010 e sono state definitivamente ammesse a contributo nell’Ottobre del 2011.

E’ stato redatto un progetto esecutivo di miglioramento sismico, studiato nei minimi dettagli ed affinato con analisi e confronti tecnici di elevato profilo professionale con i ricercatori Reluis, sono state fatte diverse ipotesi di intervento e ne sono stati valutati i costi, e dopo attente e scrupolose analisi il progettista a dimostrato la convenienza a demolire e ricostruire.

Il progetto dei nuovi fabbricati è un concentrato di tecnologia, rappresenta quando di meglio oggi si possa realizzare in termini di protezione sismica, una concezione nuova sul modo di proteggere sismicamente gli edifici. Ogni fabbricato è dotato di una interfaccia di isolamento sismico composta da 24 isolatori elastomerici a mescola morbida cha hanno il compito di isolare letteralmente il fabbricato dal terremoto, anche dopo eventi sismici particolarmente importanti l’edificio continuerà a mantenere la sua piena funzionalità, questa tecnologia, non nuova agli addetti ai lavori, fino ad oggi è stata ad appannaggio di pochissime costruzioni in Italia e tutte a carattere strategico, possiamo dire che la realizzazione di questi tre fabbricati rappresenta il primo esempio in Italia di fabbricati isolati alla base di iniziativa privata.

Il progetto ricalca le sagome dei fabbricati esistenti ma con un gradevole restyling architettonico con linee pulite che restituiscono un tocco di modernità alla costruzione, particolare attenzione al dettaglio costruttivo nei confronti delle fonti di rumore attive e passive.

E’ stata prevista una dotazione impiantistica di concezione evoluta con particolare attenzione alle fonti di energia rinnovabili sia per la produzione di acqua calda per usi sanitari che per la produzione di energia elettrica ben oltre ai minimi previsti dalle norme vigenti in materia.

Tutto questo è stato possibile grazie ad una attenzione particolare alla fase progettuale ed una ottimizzazione dei costi in relazione alle fasi costruttive. L’intervento risulta interamente realizzabile con i finanziamenti concessi dalle strutture commissariali grazie anche all’impegno dell’impresa esecutrice.

Estratto Rivista Progettazione Sismica n.3-2014